Ue non depenalizza il “reato” della Timoshenko

Julia Timoshenko

KIEV – Il parlamento ucraino ha bocciato la proposta di depenalizzare l’abuso di potere, reato per il quale circa un mese fa la ex premier Iulia Timoshenko è stata condannata a sette anni di reclusione e a tre anni di interdizione dai pubblici uffici per il controverso contratto per le forniture di gas siglato con Mosca nel 2009.

Il trattamento riservato all’eroina della Rivoluzione arancione, in carcere già da più di tre mesi, ha deteriorato i rapporti tra Kiev e l’Ue, che vede degli interessi politici dietro la condanna e ha deciso di congelare le trattative per la creazione di una zona di libero scambio con l’Ucraina.

Sulla testa della Timoshenko pendono inoltre numerose altre inchieste, tutte avviate dopo che il suo acerrimo rivale politico, Viktor Ianukovich, e’ stato eletto presidente l’anno scorso.

La proposta di depenalizzare il reato di abuso di potere puntava ad ottenere la scarcerazione della leader dell’opposizione, ma solo 147 deputati su 438 hanno votato a favore di una modifica in tal senso del codice penale.

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