La Germania ottiene la Cina mentre l’Italia deve accontentarsi di Uganda e Albania ma il segretario generale della Farnesina, Giampiero Massolo si dice soddisfatto e respinge le critiche sulle questione delle nomine ad ambasciatori Ue.
In una lettera al Sole 24 Ore Massolo scrive: ”Non stupirà se dico che non sono d’accordo con le critiche più accese, intese a dimostrare a tutti i costi il fallimento italiano” perchè, al contrario, gli obiettivi italiani sono stati raggiunti.
”Sostenitori convinti come siamo della prospettiva europea dei Balcani occidentali – spiega Massolo -, da perseguire sul piano politico e con gli strumenti finanziari dell’Unione europea, abbiamo fin dall’inizio puntato sulla sede di Tirana. Avevamo l’interesse, avevamo l’uomo, l’abbiamo ottenuta. Non per caso ma con un disegno”.
Il segretario generale afferma che è necessario ”sgombrare il campo da ogni dubbio”, in quanto ”l’impegno politico del ministro Frattini e del governo è pieno e convinto, la diplomazia nazionale ci crede e si adopera attivamente per selezionare i candidati migliori, dai diplomatici piu’ giovani ai piu’anziani e autorevoli”.
”Non resta tuttavia che una domanda finale – aggiunge Massolo – a parte i diplomatici, quanti candidati autorevoli quaranta-cinquantenni, disponibili ad andare in sedi disagiate, con esperienze non solo politico-diplomatiche ma anche amministrativo-gestionali è davvero in grado di esprimere un Paese come il nostro, così poco sensibile a quanto accade fuori dal ristretto perimetro nazionale e così esitante ad investire nel ricambio generazionale e nella formazione?”.
”Una delle ragioni – conclude il diplomatico – che ci hanno indotto, alla Farnesina, a intraprendere un complesso processo di riforma e di modernizzazione è stata proprio la consapevolezza di doverci fare carico di questa situazione”.