Ungheria contro Serbia: Budapest minaccia veto

BUDAPEST – L'Ungheria ha minacciato il veto in sede Ue alla concessione dello status di paese candidato alla Serbia se Belgrado non cambiera' la legge sulla restituzione dei beni, ritenuta discriminatoria nei confronti della minoranza ungherese che vive in Voivodina (nord della Serbia).

Il ministro degli esteri, Janos Martonyi, citato oggi dai media, ha detto che il governo di Budapest ritiene tale legge moralmente, legalmente e politicamente inaccettabile, e che vi saranno ''seri problemi'' per la Serbia se il provvedimento sulla restituzione dei beni non verra' cambiato.

In tal caso, ha affermato il ministro, Budapest potrebbe porre il veto contro la concessione dello status di paese candidato alla Serbia al consiglio europeo del 9 dicembre prossimo. L'Ungheria, ha aggiunto, saluta la raccomandazione data l'altro ieri dalla commissione Ue a favore dello status di paese candidato per Belgrado, ma non puo' accettare una legge che e' chiaramente discriminatoria nei confronti della minoranza ungherese.

La legge in questione, voluta da Bruxelles e approvata il 26 settembre scorso dal parlamento, regola la restituzione dei beni confiscati dal passato regime comunista jugoslavo dopo la seconda guerra mondiale. Il provvedimento riguarda circa 150 mila ex proprietari e loro eredi. Da esso tuttavia sono esclusi i membri delle forze di occupazione nazista fra il 1941 e il 1945, compresi i componenti dell'esercito ungherese, allora alleato del Terzo Reich. Contro la legge sulla restituzione si e' gia' espressa l'Alleanza degli ungheresi di Voivodina (Svm), che rappresenta la minoranza magiara in Serbia.

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