NEW YORK – Il Senato respinge il piano di riduzione del deficit e del debito da 2.400 miliardi di dollari del leader dei democratici in Senato, Harry Reid. Il piano e’ stato respinto con 50 voti contrari e 49 favorevoli.
I democratici non hanno i 60 voti necessari per superare le obiezioni repubblicane e procedere verso il voto definitivo sul piano previsto alle 7.00 di domani mattina, ore 13.00 italiane.
La battuta d’arresto del piano Reid potrebbe essere solo momentanea con l’intensificarsi delle negoziazioni su un accordo bipartisan, per il quale il piano Reid potrebbe essere la cornice una volta modificato.
Il voto del Senato sul piano Reid e’ importante perche’ mantiene in vita il piano che potrebbe essere usato come veicolo per l’accordo finale in via di definizione. La regola in SEnato prevede infatti che se Redi voti, come ha fatto, contro il suo stesso piano lo mantiene in vita. Reid ha concesso ai senatori un break dopo il voto, senza fornire alcuna tabella di marcia su come si procedera’ nelle prossime ore. Reid ha comunque suggerito di non allontanarsi troppo. Il voto in Senato e’ statao preceduto da un dibattito fra il senatore democratico Dick Durbin e il repubblicano John McCain. Secondo Durbin ”qualsiasi cosa deve essere tenuta in considerazione per ridurre il debito”. McCain ha replicato: ”Immagino che significhi un nuovo pacchetto di stimoli all’economia”.
Durbin ha ripresa la parola: qualcosa deve essere fatto per attaccare la disoccupazione. L’ex candidato alla Casa Bianca ha ricordato che l’amministrazioen Obama quando ha chiesto al Congresso di passare il piano di stimolo da 800 miliardi di dollari aveva assicurato che la disoccupazione non sarebbe salita oltre l’8%. ”Mi auguro che capisca che spendere solo piu’ soldi non funziona, ha fallito, fallito miseramente”.