BRUXELLES, 29 GEN – Si fa sempre piu’ concreta la possibilita’ che il vertice Ue di domani riesca a trovare un accordo politico sul Patto di bilancio e dia segnali importanti anche sul fronte della crescita e dell’occupazione.
Il clima e’ ”positivo – hanno detto all’Ansa fonti vicine al negoziato – c’e’ voglia di concludere, di essere concreti e di dare messaggi chiari”. Un’intesa sul Patto, hanno osservato le stesse fonti, aprira’ anche la strada a possibili interventi sui fondi salva-Stati.
Quella di domani sarà, per il Consiglio Europeo, un’occasione ”unica” per lanciare un doppio messaggio, rilevano ancora le fonti. Da un lato dare un ”grande segnale” a 26 (non si prevede un ripensamento dell’ultimo minuto della Gran Bretagna) sul fronte della disciplina e del rigore. Dall’altro mettere nero su bianco, in una dichiarazione dei 27, impegni sul fronte della crescita e per la creazione di occupazione in grado di dare speranza ai cittadini europei che stanno vivendo sulla loro pelle una fase molto difficile. In questo contesto, un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata agli interventi destinati a sostenere le piccole e medie imprese e il lavoro giovanile.
Sul vertice di domani c’e’ comunque il rischio che il ‘caso’ Grecia – specie dopo le indiscrezioni sulla ‘voglia’ di commissariamento espressa da Berlino nei confronti di Atene – possa entrare nell’agenda dei lavori e creare qualche complicazione. Del resto la partenza alla volta di Bruxelles del ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, sembra avvalorare questa ipotesi.
Cosi’ come dal summit ci si attende qualche novita’ su un altro tema cruciale che formalmente non compare nell’agenda del summit: il potenziamento del fondo salva-Stati, intervento chiesto a gran voce dal Fmi, dall’Italia, dalla Commissione europea e da altri partner Ue. Una possibilita’ non remota, soprattutto se ci sara’ l’accordo sul cosiddetto Fiscal Compact. Anche se l’opinione piu’ diffusa tra gli addetti ai lavori e’ che i segnali di apertura giunti ultimamente su questo fronte da Berlino saranno eventualmente formalizzati solo in occasione del vertice Ue gia’ fissato per l’inizio di marzo, cioe’ in concomitanza con la firma del trattato intergovernativo sul Patto di bilancio.