Vertice Ue al via: Libia e i soldi per salvare il Portogallo in agenda

BRUXELLES – Le operazioni in Libia, la crisi portoghese e il varo di un pacchetto fondamentale per la governance europea sono al centro del Consiglio europeo che si è aperto poco dopo le 17  a Bruxelles e che proseguirà anche nella mattinata di domani. Sul versante libico c’è da sciogliere la riserva francese sul passaggio del comando delle operazioni sotto l’ombrello unico della Nato, prospettiva fortemente sostenuta dall’Italia. Sul tavolo dei 27 anche la proposta lanciata oggi dalla cancelliera tedesca Angela Merkel di un embargo petrolifero totale verso la Libia, che sembra poter incontrare consenso unanime tra i leader europei.

La crisi del Portogallo è un altro dei piatti forti del summit. L’Ue si è detta pronta ad intervenire se vi fosse una richiesta di aiuto da parte di Lisbona: il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, non ha escluso ad esempio un piano di salvataggio per il Portogallo, giudicando la cifra di 75 miliardi di euro ”appropriata”.

Dovrebbe poi filare quasi tutto liscio per il nulla osta che il summit deve dare alla governance economica che in molti equiparano, per rilevanza e impatto, a una riforma del trattato Ue. Di Patto per l’Euro, riforma del Patto di stabilità e Fondo salva-stati i leader discutono nel pomeriggio di oggi, mentre a cena – prevista intorno alle 20 – si parlerà di Libia e nucleare dopo la grande paura di Fukushima. Previste in tarda serata, attorno alle 22 e 30, le conferenze stampa conclusive della prima giornata.

Tafferugli circoscritti hanno infine avuto luogo a Bruxelles a margine della manifestazione indetta dai sindacati europei in occasione del vertice Ue per protestare contro i tagli alla spesa sociale e il nuovo, a loro dire ”ingiusto”, Patto per l’Euro.

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Emiliano Condò