Ue. Compri un vestito di pelle o pelliccia? Sull’etichetta deve esserci scritto

BRUXELLES – Chi compra un vestito di pelle o un giubbotto con il cappuccio di pelliccia adesso non potrà sbagliarsi: dovrà esserci scritto sull’etichetta.

Il nuovo regolamento è stato approvato dal Parlamento europeo sulle targhette degli abiti in circolo nei paesi Ue. L’obiettivo è quello in primis di tracciare i prodotti dalla fabbrica sino ai singoli negozi.

A proposito i governi hanno chiesto alla Commissione di presentare entro il 30 settembre 2013 uno studio preciso. Le nuove regole dovranno essere formalmente sottoscritte dai 27 Paesi membri, poi ci sarà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e solo 20 giorni dopo l’entrate in vigore della normativa.

Infine è previsto un periodo di passaggio di due anni e mezzo, in modo che le aziende possano adeguarsi. “E’ un passo avanti considerevole e va oltre la proposta di semplice etichetta ‘made in’, che non permette al consumatore di sapere con esattezza dove sono state realizzate le varie fasi di lavorazione di un prodotto tessile. Oggi, infatti, molti semilavorati che provengono dalla Cina si aggiudicano l’etichetta “made in Italy” solo perché l’ultima fase di lavorazione viene fatta in Italia. Il Consiglio invece ha dimostrato apertura verso la totale tracciabilità dei prodotti tessili sia interni all’Ue che extraeuropei e assemblati in Europa, allo scopo di tutelare i consumatori da rivendicazioni di origine false, improprie o ingannevoli. Inoltre il commissario Antonio Tajani si è impegnato ad anticipare i tempi della presentazione dello studio entro il 2012″, ha spiegato a Repubblica Lara Comi, eurodeputata Pdl e relatrice del provvedimento.

Published by
luiss_smorgana