Il governatore della Banca d’Inghilterra Mervyn King è finito oggi nella bufera a causa dei commenti espressi sull’attuale primo ministro David Cameron e cancelliere dello Scacchiere George Osborne quando ancora sedevano sui banchi dell’opposizione.
King, l’ultima vittima del ‘dispacci-gate’ scoppiato in seguito alle rivelazioni di WikiLeaks, aveva infatti confidato a Louis Susman, ambasciatore Usa a Londra, di temere per la loro ”mancanza di esperienza” e abitudine a pensare in termini di sola ”ricaduta elettorale”. Il governatore ha quindi esercitato pressioni per ottenere maggiori dettagli sul piano anti-crisi dei Conservatori.
”La sua sete di potere e d’influenza gli ha annebbiato la capacità di giudizio una volta di troppo”, ha detto David Blanchflower, economista ed ex membro della commissione monetaria della Banca d’Inghilterra. Blanchflower ha quindi chiesto a King di rassegnare le dimissioni, accusandolo di essere venuto meno al principio d’imparzialita’ al quale devono attenersi i governatori della banca.
Secondo Blanchflower, infatti, le pressioni esercitate da King sui politici avrebbero avuto l’effetto di dar vita a un piano anti-crisi molto più drastico di quanto lasciato intendere in campagna elettorale.
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