Il riferimento sembra indirizzato a chi aveva esplicitamente snobbato le celebrazioni per i 150 anni dall’Unità , i ministri Bossi e Maroni per primi. Tutte le iniziative “non sono tempo perso e denaro sprecato, ma fanno tutt’uno con l’impegno a lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel discorso ufficiale con cui ha avviato le celebrazioni, parlando dall’hangar della portaerei Garibaldi a Quarto, in provincia di Genova. Questo impegno, ha aggiunto, “si nutre di un più forte senso dell’Italia e dell’essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione”.
Il Presidente Napolitano ha dato il via ufficiale con una corona di alloro alla stele di marmo che ricorda la partenza dei Mille dallo scoglio di Quarto, a Genova.
Napolitano ha chiesto inoltre di “recuperare motivi di fierezza e di orgoglio nazionale, perché ne abbiamo bisogno. Ci è necessaria questa più matura consapevolezza storica comune anche per affrontare con la necessaria fiducia le sfide che ci attendono e già mettono alla prova il nostro Paese. Ci è necessaria per tenere con dignità il nostro posto in un mondo che è cambiato e che cambia”. “Non è retorica” fare appello all’orgoglio nazionale.
“Non è retorica reagire a tesi storicamente infondate come quelle tendenti ad avvalorare ipotesi di unificazione solo parziale dell’Italia”, bisogna “recuperare la fierezza e l’orgoglio nazionale”. E poi: “Far rivivere nella memoria e nella coscienza del Paese le ragioni di quell’unità e indivisibilità con cui nacque l’Italia” ha detto Giorgio Napolitano, serve a offrire una “fonte di coesione sociale come base essenziale di ogni avanzamento, tanto del Nord quanto del Sud, in un sempre più arduo contesto mondiale”.
Davanti a Quarto due barche a vela timonate da Francesco De Angelis e Mauro Pellaschier che, dopo il via dato con una campana da Napolitano, partiranno per Marsala ripercorrendo la rotta dei Mille.
