ROMA – I presidenti della Repubblica che più si sono sforzati di recuperare il valore del 2 giugno sono stati Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi: entrambi, come ricorda Francesco Persili sul Messaggero, hanno insistito per ripristinare la parata ai Fori Imperiali per festeggiare la Repubblica italiana.
“La celebrazione della Repubblica – scrive Persili – fatica a mettere radici in un Paese che si divide, e alla austera festa capitolina sembra preferire il culto ambrosiano del 25 aprile. Il 2 giugno nell’immaginario popolare non ha ancora il valore unitario del 14 luglio francese”.
Dopo la decentralizzazione (che l’aveva portata persino in Friuli nel 1976), la parata del 2 giugno è stata riportata ai Fori Imperiali proprio da Sandro Pertini nel 1985. Scrive Persili, “riporta la parata ai Fori, sfidando le bordate ambientaliste e i contestatori pacifisti, che si fanno sentire nel 1985 quando la sfilata arriva alle Terme di Caracalla”.
Poi, dopo i tagli di Scalfaro (che aveva spostato i festeggiamenti ai giardini del Quirinale), il ritorno alla parata con Carlo Azeglio Ciampi: “L’appuntamento austero di un tempo ritorna a essere una ricorrenza festosa con il patriottismo dolce che accarezza il settennato di Carlo Azeglio Ciampi, a cui si deve l’idea di ripristinare la parata, e la festa, “parte fondamentale della nostra memoria storica”.