L’integrità morale, la dirittura e la coerenza personale di Sandro Pertini: nel ventennale della morte del presidente più amato dagli italiani, il capo dello Stato Giorgio Napolitano lo ha ricordato deponendo una corona in piazza di Trevi, a Roma, davanti alla casa in cui abitò anche nei sette anni in cui fu presidente della Repubblica. Pertini riposa ora nel piccolo cimitero di Stella, il paese del savonese in cui nacque il 25 settembre 1896. E sulla sua tomba, curata dall’associazione intitolata al presidente partigiano, la Uil di Genova e della Liguria ha deposto un mazzo di fiori.
Domenica scorsa l’intero paese (la sua casa natale è diventata un piccolo museo) lo aveva ricordato con l’iniziativa “un fiore per Sandro”, con tanto di corteo, scolaresche e banda musicale. Il presidente Napolitano, davanti alla casa di piazza di Trevi, ha ribadito che Pertini fu un «grande assertore dei valori che sono alla base della nostra Costituzione, i valori fondanti della Repubblica, i valori dell’antifascismo, della libertà, della democrazia». Sandro Pertini – ha aggiunto Napolitano – diede inoltre un “grande esempio” di moralità. Pertini, ha ancora detto Napolitano, «portò con la sua stessa personalità e iniziativa lo Stato più vicino ai cittadini».
Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha deposto un’altra corona a nome della municipalità, annunciando che la sede definitiva della Fondazione Pertini sarà in villa Aldobrandini, in via Nazionale. «Mi inchino a lui come uomo – ha detto Alemanno – Negli anni di piombo ha dato un segnale forte anche ai ragazzi di destra andando a trovare Paolo Di Nella quando era in coma in ospedale ponendo così fine a quel periodo». Per il sindaco di Roma l’esempio di Pertini “valga sempre anche in questi giorni di crisi”. I