25 aprile, Ignazio La Russa e un nuovo scivolone. Polemiche per una frase detta dal presidente del Senato secondo cui “nella Costituzione non c’è alcun riferimento all’antifascismo”.
Per questa frase, il presidente del Senato è finito nel mirino delle opposizioni . La segretaria del Pd Elly Schlein ha replicato: “Noi diciamo che l‘antifascismo è la nostra Costituzione”. Il capogruppo dei Verdi Filippo Zaratti si spinge a chiedere “le dimissioni” di La Russa, sottolineando che “chi non riconosce il valore antifascista della Costituzione non può occupare la seconda carica dello Stato”. Gli fa eco il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che auspica un passo indietro del presidente del Senato proprio il 25 aprile. Per tutta l’opposizione La Russa risulta inadeguato al suo ruolo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si auspica che Fratelli d’Italia faccia un esame di coscienza per “evolvere verso un territorio di condivisione di certi valori”.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa, in una nota spiega di aver “letto l’articolo di Repubblica con richiamo in prima pagina dal titolo ‘L’antifascismo non è nella Costituzione. Il mio 25 aprile? Metterò d’accordo tutti’. Ringrazio il giornalista che ha lecitamente trasformato in ‘colloquio’ un veloce scambio di parole avvenuto ieri alla buvette del Senato e ripreso in maniera corretta e testuale dall’agenzia di stampa Ansa. Mi preme però sottolineare che, come riportato anche dalla stessa agenzia, il mio riferimento non era ‘all’antifascismo’ ma all’assenza in Costituzione della ‘parola antifascismo’, essendo i valori della Resistenza, a cui mi sono esplicitamente richiamato, espressi in positivo nella prima parte della Costituzione. Con tale dovuta e necessaria correzione, ritengo venga meno qualsiasi interpretazione contraria al mio pensiero. Il 25 aprile ho modificato gli impegni internazionali assunti da tempo e sarò all’Altare della Patria a fianco del presidente della Repubblica”.
Il presidente del Senato nei giorni scorsi aveva detto che il 25 aprile avrebbe fatto una sorpresa che in queste ore è stata svelata. Martedì, il presidente del Senato si recherà al campo di concentramento di Theresienstadt (Praga). E’ quanto si legge nell’agenda del presidente di palazzo Madama. La Russa, la mattina si recherà all’ Altare della Patria. Poi partirà alla volta di Praga per partecipare alla riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell’Unione europea (Praga) . Poi alle 15 sarà alla commemorazione, con la deposizione di una corona al Monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao.