ROMA, 24 APR – ''Bersani ha colto l'occasione del 25 aprile per scrivere una lettera agli iscritti del suo partito. Si e' dimenticato di farlo in un'altra occasione, il 10 febbraio, quando l'Italia era chiamata a celebrare i caduti delle Foibe.
Preferì andarsene in Tunisia, in quei giorni, e nessuno lo richiamo' ai suoi doveri. Nemmeno l'associazione partigiani'': e' quanto scrive su Facebook, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
Oggi a 'Un Giorno da Pecora' il leader de La Destra Francesco Storace ha spiegato come passera' il 25 aprile.''Ne approfittero' per riposare, visto che e' una giornata in cui non si lavora. Staro' con la famiglia e domani dormiro' a lungo …''. Quindi – gli hanno chiesto Sabelli Fioretti e Lauro – domani non festeggera' la liberazione? ''Non c'e' nulla da festeggiare''. Anche lei, come Alemanno e la Polverini, non e' stato invitato alla manifestazione organizzata dall'Anpi? ''Non ho protestato per il mancato invito, anzi avrei protestato se mi avessero invitato''. Il 25 aprile non e' una festa condivisa? ''La considerero' una festa di tutti quando si deporra' un fiore in Via Rasella, li' dove mori' un ragazzino di 13 anni, Pietro Zuccheretti, dimenticato da tutti in questo dopoguerra lunghissimo. Il 25 aprile e' una festa di parte'', ha concluso Storace.
''Gli italiani assassinati dai comunisti titini – aggiunge – non meritavano tanto onore. La storia continua ad essere letta con le lenti della faziosita'''.
