A 80 anni niente patente. Troppi gli incidenti causati dagli anziani

Potrebbe essere introdotto un limite di età per il possesso della patente di guida. Lo ha dichiarato Mario Valducci, presidente pdl della commissione Trasporti della Camera dei deputati. Ha infatti dichiarato al Corriere della Sera: «Si dovrebbe pensare a un’età limite, una soglia oltre la quale non è più possibile guidare. Possono essere 80 o 85 anni, di questo si può discutere. Ma la questione va affrontata». Il principale problema per l’anziano alla guida è infatti la diminuzione dell’attenzione e, conseguentemente, una minore prudenza al volante. Fino a questo momento, le norme del codice della strada non hanno mai previsto un limite d’età al possesso della patente. Ci sono invece delle soglie previste per il rinnovo, fissate ogni dieci anni fino ai 50 anni. Fino ai settanta, il rinnovo è ogni cinque anni per poi salire ogni tre anni. Si può quindi guidare fino a quando le condizioni fisiche, accertate dagli esami medici, lo consentano.

La proposta lanciata da Mario Valducci ha fatto ovviamente discutere, anche perché arrivata nel pieno svolgimento di un convegno della Fondazione per la sicurezza stradale dell’Ania, l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Sandro Salvati, presidente della Fondazione, ha ammesso al Corriere della Sera che le visite mediche per il rinnovo della patente sono spesso effettuate solo sulla carta. Non è però d’accordo sul tetto: «Potrebbe essere una grande ingiustizia. Ci sono persone che a 85 anni sono sveglie come grilli e altre che a 65 non hanno più i riflessi di una volta». Umberto Guidoni, segretario della Fondazione Ania, ha invece una proposta al problema: «Oltre a una certa età, ad esempio 70 anni, si potrebbe prevedere il rinnovo annuale della patente. E soprattutto chiedere un vero e proprio certificato del medico curante. Oggi, sostanzialmente, siamo all’autocertificazione».

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Sandro