Aci di Milano, la lista esclusa diffida il ministro Brambilla

Michela Vittoria Brambilla

La Lista per la Trasparenza, esclusa nell’estate scorsa dalla corsa per il rinnovo delle cariche all’Aci di Milano, ha presentato un atto di diffida con notizia di reato e di danno erariale, nei confronti di diverse persone, tra cui il ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla. Brambilla è stata chiamata in causa ‘in quanto responsabile del ministero vigilante sull’Aci’.

Si apre quindi un nuovo capitolo nella controversa vicenda dell’ Automobile Club di Milano, oggetto anche di un’inchiesta della trasmissione Report di Raitre. Sulle modalità di svolgimento delle elezioni del consiglio direttivo dell’Aci di Milano, la lista esclusa ha già presentato esposti alle procure di Milano e Monza e un ricorso al Tar della Lombardia.

Tra le competenze dell’Aci milanese c’è la nomina del consiglio di amministrazione della Sias, la società che gestisce l’autodromo di Monza e quindi il Gp di F1. L’ Aci era stata commissariata a fine 2009, dopo le dimissioni in sequenza di cinque consiglieri su nove. Il ministro Brambilla aveva nominato commissario Massimo Ermolli, figlio di Bruno, un uomo da anni molto vicino a Berlusconi e che ha ricoperto ruoli importanti in Fininvest e a Mediaset.

Nell’estate scorsa si sono svolte le elezioni per il rinnovo delle cariche. La Lista per la Trasparenza era stata esclusa per irregolarità formale e al voto se ne era presentata solo una, di cui faceva parte lo stesso Ermolli, che è stato eletto e poi si è dimesso. Tra gli altri componenti eletti nell’unica lista, Carlo Edoardo Valli (presidente) Geronimo La Russa (figlio del ministro della Difesa) e Eros Maggioni (compagno del ministro Brambilla). La Lista per la Trasparenza ha presentato diffide nei confronti di tutti.

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