Pd, Adinolfi a Bersani: “Da dove prese i soldi per la campagna 2007?”

ROMA – Sulla scia del caso Lusi, Mario Adinolfi si fa una domanda: “Da dove prese Bersani i soldi per la campagna elettorale per le primarie?”. Quello di Adinolfi, intervistato da Luca Telese per Il Fatto, è un fulmine a ciel sereno sul segretario del Pd. Lusi (ex tesoriere della Margherita accusato di aver sottratto 13 milioni alle casse del partito) aveva infatti fatto il nome di Dario Franceschini (avversario principale di Bersani in quella tornata).

Adinolfi, che a sua volte si era autocandidato per le primarie del Pd, assolve invece Franceschini e rilancia: “Non esiste un solo manifesto della campagna elettorale di Franceschini. Come dice Dario, non c’erano soldi per farlo. Bersani, invece, aveva tappezzato l’Italia come una campagna elettorale da premier. Non era un suo diritto? Se non avesse superato il limite di spesa sì. Ma come fai a stare nei 150 mila euro se la tua faccia è in tutte le stazioni d’Italia? Se in ogni appuntamento le città sono incartate? E dove avrebbe preso i soldi? Deve dirlo lui. Ma non per autoflagellarsi! Per un rito di onestà che potrebbe salvare il partito. Se fosse onesto, e io credo che lo sia, deve portare su se stesso una discussione su forme di entrata e di uscita del denaro”.

Nell’intervista a Telese, Adinolfi racconta anche come conobbe Lusi: “Allora conobbi direttamente il sistema Lusi. Io mi ero donchichottescamente e ingenuamente candidato alle primarie che poi elessero Veltroni con la lista Generazione U. Tanti giovani, tanta passione, niente soldi. Esatto. Il mio braccio destro, Marco De Amicis, correva nello stesso collegio uninominale dove era – con una lista personale! – Lusi”.

E già dall’epoca, prosegue Adinolfi, non capiva come l’ex tesoriere potesse permettersi certi standard: “Lusi spendeva cifre folli. Era la verità. Dicono: 300 mi-la euro. Come minimo: manifesti, comitati elettorali … Mi colpì una cosa. Quale? Lusi aveva due persone per seggio, tutte con pranzo di catering”.

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Alberto Francavilla