La Russa: “No al ritiro immediato e unilaterale dall’Afghanistan”

Ignazio La Russa e il generale Usa David Petraeus

ROMA – Non al un ritiro ”immediato e unilaterale delle truppe italiane dall’Afghanistan. Lo ha ribadito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, nel question time alla Camera.

”L’opzione del disimpegno immediato e unilaterale – ha affermato la Russa – non è neanche preso in considerazione dal nostro governo e dal nostro Parlamento, che ha appena votato il rifinanziamento della missione ad eccezione dell’Italia dei Valori”.

Rispondendo ad una interrogazione dell’Idv, la Russa ha quindi sottolineato che ”l’attuale progetto operativo della Nato” in Afghanistan ”rispecchia il nostro consolidato approccio alle missioni di supporto alla pace, che gli alleati ci riconoscono e che integra sicurezza, assistenza alle popolazioni e sostegno allo sviluppo e alla governance, in una logica di unitarietà, rivolta a rendere efficace la progressiva assunzione della piena responsabilità da parte delle autorità afgane”.

”Non resteremo in eterno in Afghanistan, è di tutta evidenza”, ha aggiunto il ministro, spiegando però che ”se noi fissassimo una data, un giorno o un’ora, avremmo fatto un piacere ai terroristi, a coloro che sparano contro i nostri soldati. Noi fissiamo gli obiettivi e presumiamo che vi sia un tempo logico perche’ quegli obiettivi si possano raggiungere. Abbiamo ripetuto tali obiettivi tante volte in questa sede e sono quelli di riconsegnare al governo afgano, alla sua polizia e alle sue Forze armate, il controllo e il contrasto delle minacce. Il tempo necessario e’ stato stimato entro il 2014”. ”Pensiamo gia’ da quest’anno di cominciare a consegnare parti importanti del territorio afgano al legittimo Governo”, ha proseguito La Russa, aggiungendo che ”in tale quadro la formazione delle forze di sicurezza afgane costituisce un elemento importante”.

Riguardo ai ”pericoli e alle vittime” cui si fa riferimento nell’interrogazione, il ministro ha detto che ”sono la conseguenza della nostra massiccia presenza per accelerare i tempi e contiamo di potercela fare, anche nel rispetto di quello che hanno fatto i nostri soldati, che hanno dato anche la vita per questo obiettivo”.

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