
«Le colpe dei padri non debbono mai ricadere sui figli, ma spesso ci si vuol rendere cechi e sordi a tanti fatti che potrebbero aiutare gli inquirenti a far luce su tanti e tanti misteri degli ultimi anni. Non spetta a me dare giudizi di “verità” o attendibilità su quello che racconto, ma sicuramente penso di poter essere utile a chi oggi ha il compito di fare ciò. Credo che anche i figli di Riina e Provezano potrebbero fare qualcosa in tal senso, sarebbe un grande passo». Blogger per un giorno, Massimo Ciancimino, su Blogsicilia.it invita i figli degli ex padrini a fare la propria parte.
Infatti, «non si può scegliere dove nascere, ma sicuramente si può scegliere come vivere». Prosegue Ciancimino: «Posso soltanto dire loro di aver trovato magistrati come Ingroia, Di Matteo, Lari, Scarpinato e altri che non hanno mai mancato di giuste attenzione alle mie parole, sempre liberi da qualsiasi forma di pregiudizio rispetto al contenuto delle mie risposte. Non è facile, non passa giorno che tanta gente mi dica “ma chi te lo fa fare”, tanto diranno sempre che lo fai per avere sconti nelle Tue vicende giudiziarie».
Il figlio del sindaco mafioso, ammette: «Ho un ruolo non semplice di testimone diretto o indiretto di fatti riguardanti le collusioni politico-affaristiche mafiose degli ultimi venti anni, anni in cui mio padre sicuramente esercitava una importante figura tra gli attori principali».
