Alemanno: un “azzeramento”, un bis e tre sospetti

Gianni Alemanno, sindaco di Roma

Derubricare il “rimpasto” della giunta Alemanno al Comune di Roma a una normale notizia di cronaca bianca sarebbe un errore. La vicenda del Campidoglio presenta perlomeno tre aspetti molto singolari. Tutti discendono dal fatto che “azzerare” la squadra di assessori come ha fatto il sindaco ex Msi è una scelta traumatica che presupporrebbe cause eccezionali che non paiono essersi verificate.

1) All’interno della maggioranza che sostiene Gianni Alemanno ci sarebbe dovuta essere una crisi senza precedenti. Mesi di tira e molla, scissioni e spaccature profonde hanno portato nel passato locale e nazionale a “rimpastini” che alla fine consistevano solo nell’aggiunta di due sottosegretari e nel cambio di un ministro. Un po’ poco, non era il caso di ricorrere a elezioni anticipate?

2) Dovrebbero essere venute fuori importanti notizie di reato su uno o più componenti della giunta. Ma allora la Procura di Roma dovrebbe essersi attivata da tempo. A meno che non vogliamo pensare che tutto il terremoto discenda dalla vicenda Parentopoli, odiosa dal punto di vista dell’etica pubblica ma inconsistente sotto un profilo strettamente penale

3) Un sisma istituzionale di tali proporzioni non dovrebbe poi concludersi con la semplice nomina di un tecnico, per quanto qualificato, il settantenne Carmine Lamanda, direttore generale di Capitalia, al posto di Maurizio Leo. La montagna ha partorito un topolino? Non appaiono sufficientemente motivate le altre “sostituzioni”, che riepiloghiamo:

– Dino Gasperini al posto di Umberto Croppi alla Cultura
– Marco Visconti al posto di Fabio De Lillo all’Ambiente
– Antonello Aurigemma al posto di Sergio Marchi ai Trasporti
– Sveva Belviso al posto di Laura Marsilio all’Istruzione

Un’altra new entry sarebbe Gianluigi De Palo, attualmente presidente delle Acli romane, che avrà anche le Politiche Sociali con delega alla Famiglia.

Per il resto la squadra non cambia: Marco Corsini che manterrà la delega all’Urbanistica, Fabrizio Ghera ai Lavori pubblici, Davide Bordoni al Commercio, Alfredo Antoniozzi alla Casa e al patrimonio, il vicesindaco Mauro Cutrufo, che continuerà ad occuparsi del settore del turismo, ed Enrico Cavallari al personale.

Al vertice notturno con Gianni Alemanno, nella sede dell’ex Forza Italia, avevano partecipato tra gli altri Fabrizio Cicchitto, Maurizio Gasparri, Alfredo Pallone (vice coordinatore regionale del Pdl) e Luca Gramazio.

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