Alemanno: “Riduzione reati a Roma”. Marino: “E’ solo un bel racconto”

Gianni Alemanno (LaPresse)

ROMA  Il primo confronto in tv tra Gianni Alemanno e Ignazio Marino, all’indomani del voto delle amministrative di Roma, si è trasformato in una sfida sul tema sicurezza. ”Abbiamo vinto con la riduzione dei reati, della criminalità in strada e di lotta al degrado – ha esordito il sindaco uscente – ma c’è un problema di attacco di criminalità organizzata nella città di Roma, che è nuovo e al quale bisogna reagire in maniera compatta”.

Per Marino quello di Alemanno è  ”solo un bel racconto”: ”Vorrei contestare alcuni dati – ha sottolineato – Purtroppo bisogna dire la verità. Sul tema della sicurezza Roma è diventata una città dove ora ci sono le mafie, la criminalità organizzata e dove si fanno esecuzioni capitali per strada”. Il riferimento è alle tre uccisioni in strada che sono avvenute oggi 28 maggio a Roma e provincia. 

E quella che doveva essere una sfida ‘a distanza’ e senza un confronto diretto tra i due sfidanti al ballottaggio nella corsa al Campidoglio si è trasformata in un botta e risposta, a volte scherzoso, durante il quale i due aspiranti primi cittadini si sono lanciati anche battute al vetriolo.

Il primo ad essere intervistato è stato il sindaco uscente che ha ribadito la necessità di un confronto diretto con il suo sfidante. ”Almeno per salutarsi” ha precisato commentando poi di sembrare così ”una specie di separati in casa”. Desiderio esaudito. Il saluto è avvenuto ‘a distanza’ – entrambi i candidati sindaco erano in collegamento dai loro comitati elettorali – ma non ha evitato uno scambio di battute tra i due: ”Ci vedremo in Campidoglio per il passaggio di consegne” ha stuzzicato Marino.

”Per rispetto degli elettori bisogna convincerli ad andare a votare e quindi bisogna incontrarsi anche prima al ballottaggio” ha cercato di smorzare i toni Alemanno ma il chirurgo dem ha incalzato: ‘‘Mi sembra che i miei elettori ci siano andati a votare”.

Poi qualche scambio di frecciate: per Alemanno il difetto peggiore del suo sfidante ”è che si occupa di politica dal 2006 ma non si è mai occupato di Roma, non conosce la città e non ne conosce i problemi. E’ un estraneo per Roma” mentre Marino ha contrattaccato: ”Gianni Alemanno ha avuto cinque anni di tempo per cambiare la situazione a Roma. Si è occupato di portare la Formula 1 a Roma quando abbiamo le strade che hanno buche e delle vere e proprie voragini. Forse gli conveniva portare il campionato mondiale di motocross perché qui, viste le buche, c’è già la pista”. E poi il chirurgo dem ha affondato: ”A differenza di Alemanno, che quando è stato eletto sindaco ha percepito il doppio stipendio anche da deputato, io mi sono dimesso da senatore”.

”Non è  vero” ha replicato Alemanno mentre Marino ha chiosato: ”Non dica bugie che le cresce il naso come Pinocchio”.

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Lorenzo Briotti