ALESSANDRIA – La Corte dei Conti ha condannato, per danno erariale, l’ex sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio e altre 31 persone, tra cui membri della sua Giunta e alcuni consiglieri comunali. Secondo la Corte il danno è stato causato attraverso l’alterazione dei risultati di bilancio del Comune di Alessandria, allo scopo di rientrare nei limiti del patto di stabilità. La sentenza è stata emessa dalla sezione giurisdizionale della Corte per il Piemonte.
La sentenza obbliga tutti i condannati a risarcire un danno erariale calcolato in 7,6 milioni di euro (il pm chiedeva 10 milioni). Il grosso del danno (60%) è stato posto in carico all’ex sindaco Piercarlo Fabbio (poco più di 4,5 milioni), dall’ex assessore alle Finanze, Luciano Vandon e dall’ex ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano; il 30% (2,3 milioni) dai sei ex assessori coinvolti e il 10% (760 mila euro) da 23 consiglieri che votarono il consuntivo 2010.
La condanna rende problematica la ventilata candidatura di Fabbio alle prossime elezioni politiche. Nella polemica sugli “impresentabili” da collocare nelle liste, ci si è occupati anche di Fabbio, in lizza per un seggio Pdl nel collegio Piemonte 2 e già citato in giudizio per truffa e abuso di ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla bancarotta del Comune (la giunta successiva votò in seguito per il dissesto finanziario). Giudizio che è arrivato a compimento con la condanna.
