Alessandro Proto, il finanziere che fonda un partito mentre è ai domiciliari

Alessandro Proto

MILANO – Futuro e Democrazia. Si chiama così il nuovo partito di Alessandro Proto il finanziere che si era candidato alle primarie del Pdl, poi saltate, finito in carcere e ora agli arresti domiciliari. Proto è  in attesa di affrontare il 19 settembre un processo per manipolazione del mercato, ostacolo all’attività degli organi di vigilanza e truffa. Futuro e Democrazia verrà costituito da un notaio a Milano ”nei prossimi giorni”.

‘I miei problemi giudiziari – ha spiegato Proto in un comunicato – non mi spaventano e anzi, mi spronano ad andare avanti nelle mie battaglie e a lavorare per dare una vita migliore ai milioni di italiani stanchi di questa politica. La sentenza su Berlusconi ha definitivamente chiuso un ciclo ed è naturale che se ne riapra un altro”.

”L’Italia – ha aggiunto – ha bisogno di leader carismatici, pronti a far sentire la loro voce in Europa e non sudditi degli Stati membri più potenti. La mia condizione di semilibertà non pone vincoli a questa iniziativa, benché sia l’unica persona al mondo a fondare un movimento politico in simile situazione, ma sono sicuro che ne uscirò nel migliore dei modi. Nel frattempo, lavorerò a questo ambizioso quanto necessario progetto, con il supporto di tutte quelle persone che mi hanno spinto a prendere questa decisione”.

Proto si trova agli arresti domiciliari con permessi quotidiani di uscita per lavoro e il ruolo che potrà svolgere nel movimento si valuterà nelle ”opportune” sedi ”in relazione alla situazione giudiziaria attuale, il che non gli impedirebbe comunque di dare la linea politica dello stesso”.

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Emiliano Condò