Alfano: “Da Fini spirito costruttivo. Nei prossimi giorni vedremo la bozza sulla giustizia”

Gianfranco Fini, il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Dopo l’incontro con Gianfranco Fini, il Guardasigilli Angelino Alfano ha commentato: ”Mi aspettavo uno spirito costruttivo che ho riscontrato ma non la definizione in positivo o in negativo che arriverà nei prossimi giorni, quando rifarò il medesimo tragitto con una bozza”.

Lo ”spirito costruttivo” che il ministro della Giustizia ha riscontrato nel presidente della Camera, Gianfranco Fini, è a detta sua ”incastonato in un quadro di linee guida e di una filosofia ispiratrice che contiene delle opinioni che il presidente Fini ha manifestato in passato anche nel dibattito pubblico”.

I due si sono incontrati dopo l’ok in commissione Affari costituzionali al Senato al Lodo Alfano retroattivo: processi sospesi sia di oggi che di ieri.

Dopo l’incontro con il Guardasigilli Fini ha diffuso una nota: ”Quella della Giustizia è una riforma ”certamente necessaria” ma ”è altrettanto evidente che l’articolazione della medesima può contenere norme controverse se non inaccettabili”.

Il presidente della Camera ha portato come esempio ”la auspicata separazione delle carriere” che ”andrà disciplinata in modo tale da non comportare alcuna ingerenza del potere esecutivo su quello giudiziario”.

”Non si può giudicare compiutamente una bozza di linee guida, ma unicamente, quando sarà presentato, l’articolato del ddl costituzionale. Ciò per la ovvia ragione che se è certamente necessaria la riforma della giustizia, è altrettanto evidente che la articolazione della medesima può contenere norme controverse se non inaccettabili”.

Un rischio paventato dal presidente della Camera portando come esempio ”la auspicata separazione delle carriere” che ”andrà disciplinata in modo tale da non comportare alcuna ingerenza del potere esecutivo su quello giudiziario; di qui la necessita’ della massima chiarezza nella formulazione delle norme che disciplineranno e delineeranno i poteri e le funzioni del CSM, della istituenda Alta Corte di Disciplina e dello stesso Ministro Guardasigilli”. ”In sintesi, trattandosi di una riforma che inciderà fortemente sulla Costituzione e non di un mero manifesto politico di intenti è doveroso sospendere il giudizio in attesa di conoscere il testo che il Consiglio dei Ministri approverà e di verificare, con spirito costruttivo, le eventuali modifiche apportate dal Parlamento”.

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