
ROMA – Un giro di vite sulle scorte, per “evitare sprechi di risorse umane e finanziarie”, assicurando comunque “adeguata protezione”. Lo annuncia il ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha inviato a tutti i prefetti una direttiva per chiedere di rivalutare le procedure, operative e organizzative, del sistema di protezione.
Il ministro Alfano, si legge in una nota,
“ha pertanto disposto – nell’ambito del processo di razionalizzazione del sistema delle misure di sicurezza personale – l’immediato avvio delle modifiche dell’assegnazione e gestione dei dispositivi di tutela dirette ad evitare sprechi di risorse umane e finanziarie e ad assicurare, nel contempo, l’adeguata protezione di coloro che sono esposti a rischio e il riconoscimento del delicato compito del personale delle Forze di polizia quotidianamente impegnato in tali servizi”.
In particolare,
“la valutazione sull’esposizione a rischio potenziale dovrà essere ricondotta non a generiche minacce o intimidazioni, ma alla motivata possibilità di compimento di azioni criminose dirette a ledere l’incolumità fisica del soggetto, in presenza di elementi informativi attendibili o episodi significativi di pericolo, ovvero alla particolare capacità offensiva dell’organizzazione criminale di riferimento. Tutto ciò, ovviamente – viene sottolineato – mantenendo inalterata la soglia di attenzione verso le situazioni di esposizione a rischio e l’efficacia dei conseguenti dispositivi di protezione”.
Per l’attuazione delle misure di protezione, i prefetti dovranno
“verificare il rigoroso rispetto delle modalità operative previste dalla normativa vigente che prevedono l’accertamento della possibilità, per il tutelato o l’Amministrazione di appartenenza o di riferimento, di porre a disposizione delle Forze di polizia autovetture ed autista”.
