Le sue parole sono registrate, secche e spontanee, mentre ammettono l’ignoranza in materia di edilizia e urbanistica e forse un coinvolgimento più o meno diretto in un disastro annunciato come l’alluvione – e il conseguente disastro – che ha colpito Messina e dintorni.
«Chissà quanti decreti di declassificazione del rischio firmo senza sapere, ce ne ho tante di carte», ha detto Raffaele Lombardo, parlando con un suo collaboratore.
«Senta, facciamo una cosa, guardi che io martedì devo riferire. Lei mi prepari cortesemente tutte le carte, poi però mi dovete spiegare, che io non ci capisco niente di questa “declassificazione del rischio finalizzata a costruire”. Sapete cosa ho firmato io? Ho firmato un decreto relativo a una delibera di giunta a seguito di uno studio portatomi, in base al quale ho declassificato il rischio di un’area del comune di Rosolini, dove un consigliere comunale deve farsi la casa. È sul letto di un torrente e io ho firmato il decreto per declassificare il rischio. Capite? chissà quanti ne firmo senza sapere, perché c’ho tanto di carte…», ha continuato Lombardo.
Alla sua “colpa” fa riferimento proprio nel giorno dei funerali delle vittime delle frane e sono state riprese nell’inchiesta di Francesco Chindemi, mandata in onda da Reggio Tv e ripresa dal sito Strill.it.