”Nel Pdl c’e’ bisogno di trovare un capro espiatorio, per dimostrare che c’e’ una congregazione interessata a sabotare il partito” e Fabio Granata, intervistato da La Repubblica, riconosce che potrebbe essere il capro espiatorio che si sta cercando e lo fa proprio all’indomani dell’apro scontro con il berluscones Maurizio Lupi.
Se le motivazioni legate alla eventuale espulsione, oltre che di Granata anche di Italo Bocchino, dovessero essere legate al fatto che i due hanno ”chiesto la verita’ sulle stragi di mafia, di scindere la responsabilita’ giudiziaria da quella politica e di esprimere la necessita’ di una democrazia interna”, allora, ”dovremmo essere noi a chiederci che ci stiamo a fare nel Pdl” commenta il vicepresidente della Commissione Nazionale Antimafia.
Secondo Granata, nel partito ci sono delle ”menti raffinatissime e tra loro anche quegli ex colonnelli di An che vogliono evitare che si apra una nuova fase che azzeri gli attuali vertici”, che punta alla rottura del partito. Il prossimo a finire nell’occhio del ciclone, secondo Granata sara’ Gianni Alemanno che ”ha sparigliato in modo intelligente e ora verra’ indicato al pubblico ludibrio come potenziale traditore della leadership di Berlusconi”.