
Anm incontra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (Foto repertorio ANSA)

ROMA – Anm incontra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere che nella riforma non siano penalizzati i magistrati per i ritardi nei processi.
La Giunta Esecutiva Centrale dell’Anm ha incontrato il Ministro della Giustizia per esprimere, “con l’urgenza determinata dall’importanza dell’annunciato e complesso intervento riformatore, alcune valutazioni preliminari sugli orientamenti del testo non definitivo, per come ad oggi conosciuti”.
Si è espressa, soprattutto,”viva preoccupazione – spiega l’Anm – in ordine all’ipotesi ventilata di un disegno di legge che intenda predeterminare i tempi di durata delle fasi e dei gradi processuali e introdurre sanzioni disciplinari nei confronti dei magistrati che non li rispettino. Il Ministro ha confermato che non esiste ancora un testo definitivo”.
La Giunta ha manifestato, comunque, la “propria ferma e totale contrarietà a ogni iniziativa che addebiti ai magistrati, tra i più produttivi d’Europa secondo le statistiche ufficiali dell’Unione, la responsabilità dell’eccessiva durata dei processi, imputabile,invece, alla sproporzione della domanda giudiziaria e alla carenza endemica di risorse umane, materiali e tecnologiche; carenza che, per la sua cronicità , non potrà risolversi nel breve periodo malgrado gli interventi che, solo negli ultimi anni, sono stati compiuti”.
In questo modo si realizza “una iniziativa che, anche presso l’opinione pubblica, concorre a minare la fiducia nell’operato della magistratura, quella fiducia che i rappresentanti dello Stato dovrebbero invece rafforzare”.Â
Al termine dell’incontro, il Ministro si è dichiarato “aperto al dialogo sulle valutazioni svolte dalla Giunta e ha rinviato a data prossima un nuovo confronto, manifestando attenzione alle prospettate esigenze funzionali alla qualità delle decisioni e all’efficacia del servizio giustizia nel solo interesse dei cittadini”.
