”Ho visto la puntata di Santoro giovedì sera. E’ stata una sistematica falsificazione della realtà , con una serie di menzogne e atti d’accusa senza possibilità di contraddittorio”. Lo afferma in merito alla prima puntata di ‘Annozero’ Vittorio Sgarbi, chiamato in causa dal direttore generale Rai, Mauro Masi, e dal consigliere di maggioranza, Antonio Verro, quale esempio di opinionista da contrapporre a Marco Travaglio.
”La puntata mi è sembrata incredibilmente sbilanciata anche sul piano dell’equilibrio generale – prosegue Sgarbi – che ci fosse soltanto Castelli e una studentessa rispetto a un fronte unitario contro il governo e contro Berlusconi è cosa che non può essere taciuta. La trasmissione di Santoro è una trasmissione contra personam in modo dichiarato e inaccettabile per il servizio pubblico. Sono il primo ad avere ribadito la necessità di un bilanciamento anche formale oratorio e quando l’ho rappresentato, con tipico atteggiamento totalitario, non sono più stato invitato”.
”Oltre al dibattito – aggiunge Sgarbi -, è impressionante che anche gli interventi esterni come quello di Grillo abbiano come obiettivo Berlusconi con il cattivo gusto di continui riferimenti all’aspetto fisico e all’età che dovrebbero essere, al pari della diffamazione, preclusi per il servizio pubblico dal conduttore o da un ospite reattivo, come io fui quando il solito Grillo chiamò Veronesi ”Cancronesi”. O c’è una Murgia soltanto per Vespa?”.
