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Antonio Di Maio, padre vicepremier indagato con l’accusa di “deposito illecito di rifiuti”

Antonio Di Maio, padre vicepremier indagato con l’accusa di “deposito illecito di rifiuti” (foto Ansa)

NAPOLI  – Antonio Di Maio, padre del vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi, è indagato dalla procura di Nola per deposito incontrollato di rifiuti. A scriverlo oggi, giovedì 20 dicembre, è il quotidiano Il Mattino.

L’iscrizione è avvenuta a seguito del ritrovamento da parte della polizia municipale nell’appezzamento di terreno attiguo alla vecchia masseria di famiglia nel Comune di Mariglianella (Napoli), di alcuni rifiuti inerti, di alcuni vecchi secchi e di una carriola. A seguito dell’ispezione dei vigili le aree furono messe sotto sequestro.

Dopo la diffusione della notizia, dall’avvocato Saverio Campana che assiste Antonio Di Maio non è arrivato nessun commento ufficiale. L’Ansa lo ha però raggiunto al telefono e Campana ha detto :”Preferisco non rilasciare dichiarazioni”, lasciando comunque trapelare la massima serenità in relazione all’accusa che riguarda il ritrovamento su un terreno di alcuni secchi, di una carriola e di rifiuti inerti.

 Il legale non conferma quanto scritto su alcune testate on line, confermando all’Ansa di aver detto, a tutti i giornalisti, che non avrebbe fatto alcun commento sulla vicenda.

Il sequestro, secondo quanto scritto da queste testate, sarebbe “finalizzato solo a consentire all’Arpac di stabilire se quanto rinvenuto rientri o meno nella categoria di rifiuti. Se anche fosse, la semplice rimozione determinerebbe l’estinzione automatica del reato”.

 

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Lorenzo Briotti