LATINA – Da giovanissimo era fascista e militava nel Movimento Sociale Italiana. Poi lesse Marx e cambiò idea, aderendo al Pci. Per un periodo, quindi, ha militato nel Psi. E nel 2007 si è iscritto al Pd. Quanto ai sindacati non si è fatto mancare quasi nulla: due volte iscritto alla Cgil e poi espluso, una volta iscritto nella Uil.
Ora, lo scrittore Antonio Pennacchi, autore di “Canale Mussolini” è pronto per un nuovo salto. L’ultimo “amore” politico dello scrittore che si è definito, in un libro autobiografico, il “fasciocomunista” è il Fli di Gianfranco Fini. E, spiega Repubblica.it, in un pezzo firmato da Francesco Bei, alle prossime elezioni comunali di quella che (per restare in tema) una volta si chiamava “Littoria” ci sarà una lista “Pennacchi-Fli”.
Tutto frutto, spiega Bei, di una serie di incontri tra lo scrittore e il finiano Fabio Granata, il primo dei quali a Venezia, per la presentazione del libro di Pennacchi. La scintilla scocca subito e lo scrittore entra in contatto anche con l’allora direttrice del Secolo d’Italia Flavia Perina: alla penna di Pennacchi spetta l’onore di scrivere di unità d’Italia il 17 marzo.
Poi, prosegue Bei, è la volta dell’incontro con Fini, ufficialmente per motivi di cultura. Fatto sta che oggi lo scrittore ammette: “È vero, sto lavorando per costituire la lista Fli a Latina. Che potrebbe, se loro me lo chiedono, anche chiamarsi Lista Pennacchi-Fli. Ma ovviamente in appoggio al candidato sindaco di centrosinistra”, ovvero il candidato Pd Claudio Moscardelli. Dopo aver saltato da destra a sinistra e viceversa per tutta una vita Pennacchi ha forse trovato un nuovo approdo: stare contemporaneamente da tutte e due le parti.