Antonio Razzi: “Berlusconi? Ho pensato solo ai c.. miei”

Antonio Razzi: “Berlusconi? Ho pensato solo ai c.. miei”

MILANO – Nel dicembre 2010 fu uno dei senatori (l’altro era Domenico Scilipoti) che lasciò l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro per dare la fiducia a Silvio Berlusconi e tenere in vita il suo governo. Ora, a distanza di quasi cinque anni, Antonio Razzi ai microfoni della Zanzara conferma candidamente ciò che in tanti in quei giorni hanno pensato: Razzi lasciò Idv e se ne andò nei responsabili non per scelta politica ma per tenersi il posto da Senatore. Per dirla alla Razzi, per “pensare ai cazzi miei”.

Il senatore lo ha detto durante una chiacchierata telefonica a La Zanzara, il programma radiofonico condotto da Giuseppe Cruciani su Radio 24:

“Berlusconi? Che me ne fregava? Chi c’era c’era, o lui o un altro era uguale. Era l’arcinemico di Di Pietro? Ma che c… me ne frega, mica stavo guardando ‘ste cose. L’importante era andare avanti, non potevo perdere il posto di lavoro. Dovevo votare per andare a casa? E poi chi me lo dava da magnà fino a 65 anni? Dovevo vivere. Ho pensato ai cazzi miei…”

A riportare quasi integralmente il discorso di Antonio Razzi è il quotidiano Il Centro:

«All’età di 62 anni, non ho più lavoro perché in Svizzera ti devi licenziare, io devo votare per non lavorare più… Ahoo, non sono mica scemo! Non volevo andare a casa dovevo pagare il mutuo che adesso in grazia al Signore ho finito, e sennò che mi mangiavo, li matuni de la casa (i mattoni della casa, in dialetto abruzzese, ndr)?»

Chi è che non l’avrebbe fatto? Ditemi uno, me ne dovete dire uno. Il magistrato mi ha detto: senatore, questo non è reato… E io gli ho risposto: a me mi puoi anche arrestare, così almeno in carcere magno gratis. Qualsiasi cittadino, in tutto il mondo, avrebbe fatto lo stesso. Chi vota per non lavorare più? Io dovevo votare per andare a casa e per non lavorare più?

 

Published by
Emiliano Condò