BARI – ''Vero, vent'anni di berlusconismo hanno reso difficile anche per me tenere fuori l'impresa dalla politica. Ho dato per scontato quello che scontato non è. Anzi, non deve essere''. Lo dice il sindaco di Bari, Michele Emiliano, in un colloquio con la Stampa, nel quale sottolinea che ''il conlfitto di interesi riguarda anche noi politici, non solo gli imprenditori. In Puglia gli imprenditori devono continuare a fare il loro mestiere. E se invece hanno invaso il nostro campo è stato perche' i partiti si sono sfaldati e loro hanno riempito un vuoto''.
Respingendo le accuse di aver favorito l'impresa edile dei Degennaro, al centro dell'inchiesta su alcune opere pubbliche realizzate negli ultimi anni a Bari, Emiliano chiarisce che Annarosa Marzia, per la quale è stato accusato di averla 'fatta fuori', ''fu allontanata perche' falsificò la mia firma in calce a una domanda di proroga del suo incarico''.
E Vito Nitti ''prese il suo posto perchè era 'un funzionario arrendevole' ai desiderata dei Degennaro come sostengono i pm? Nitti, dopo una perquisizione e' stato spedito in una circoscrizione dal sottoscritto. Io avrei fatto assumere dai Degennaro un certo Michele Ragone? Non so neppure chi sia – conclude – lo escludo''.
