Appalti Enac, Marini: 'Ho chiesto di parlare con i pm'

PERUGIA – La presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, ha chiesto formalmente ai pubblici ministeri romani che indagano sugli appalti Enac di essere ascoltata, ''per ribadire la mia totale estraneita' alla vicenda – ha detto stamani nel consiglio regionale dell'Umbria – e per difendere l'immagine della Regione nel suo complesso''.

Precisando, in apertura di seduta, che le uniche notizie in suo possesso sono quelle ''apprese dalla stampa'' e di non essere indagata, la Marini ha ribadito di sentirsi ''calunniata e diffamata per un reato non commesso. Il mio nome – ha sottolineato – non puo' essere accostato in alcun modo da nessuno a vicende di dazioni di denaro. Su questo nessuno puo' avanzare dubbi''.

La presidente ha voluto poi precisare che ''una delle societa' coinvolte nell'inchiesta (la Rotkopf, ndr), secondo quanto posso dedurre dai mass media, avrebbe sottoscritto con Umbria Jazz un contratto di sponsorizzazione per una somma, guarda caso, di 20 mila euro (il riferimento e' al fatto che, secondo le anticipazioni giornalistiche, uno degli indagati affermerebbe di aver versato sempre 20 mila euro alla stessa Marini, ndr): ebbene, quella somma risulta dalla documentazione della stessa Umbria Jazz come essere stata erogata solo parzialmente. Io – ha sottolineato la Marini – quella sponsorizzazione non l'ho mai attivata''.

Poi, in relazione ad un altro aspetto dell'inchiesta romana che riguarda la Rotkopf, la Marini ha riferito che ''questo societa' di trasporto aereo aveva chiesto alla Sase, che gestisce lo scalo perugino di Sant'Egidio, di attivare delle tratte, ma la Sase aveva respinto l'offerta, ritenendola non interessante ed onerosa. Queste sono le uniche informazioni in mio possesso'', ha concluso la Marini, annunciando che continuera' ''nell'azione di governo dell'Umbria, con la serenita' di chi sa di essere una persona onesta e perbene''.

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luiss_vcontursi