ROMA – La Camera ha votato no per l’autorizzazione all’arresto del deputato Pdl Nicola Cosentino. L’onorevole รจ accusato di avere rapporti di carattere mafioso con esponenti del clan dei Casalesi. Gianfranco Fini ha disposto che la votazione nell’Aula della Camera si tenesse a scrutinio segreto.ย Prima del voto Cosentino aveva dichiarato che si sarebbe dimesso successivamente alla votazione, qualunque fosse l’esito. Contro l’arresto si sono espressi 309 deputati, a favore 298. Nessuno si e’ astenuto.
Il voto ha creato scompiglio nella Lega Nord, che dopo il sรฌ all’arresto stabilito in Giunta ha disposto che ognuno votasse “secondo coscienza”. Una libertร di voto espressa da Umberto Bossi, che ha creato una spaccatura all’interno della stessa Lega. Tanto che ย in Aula durante il voto si รจ rischiata una rissa tra i leghisti.
Non appena il presidente della Camera ha letto il risultato del no dell’Aula alla richiesta d’arresto, tutti i deputati del PdL sono scattati in piedi e si sono diretti al posto di Nicola Cosentino per abbracciarlo e congratularsi con lui. Lungo e’ stato l’abbraccio tra lui e Alfonso Papa. Ma saluti e strette di mano sono arrivate da tutti gli altri colleghi di partito. ย Silvio Berlusconi, invece, e’ rimasto seduto al suo posto, pur esprimendo soddisfazione con Cicchitto e Alfano.
Dopo il ‘no’ all’arresto i parlamentari del centrosinistra, invece, sono rimasti fermi al proprio posto mentre alcuni del PdL andavano a stringere la mano al leghista Luca Paolini: il deputato che aveva detto ‘si’ in Giunta ai magistrati campani ”solo per obbedienza alla linea del partito”. Cosentino, commosso, ha abbracciato e baciato tutti coloro che lo andavano ad omaggiare. ”Per me e’ un errore politico, ma ovviamente e’ legittimo” il voto dell’Aula. Cosi’ il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, commenta in no di Montecitorio all’arresto di Nicola Cosentino, al termine delle votazioni.