“La tonaca è soltanto una camicia nera più lunga”: lo ha detto e lo ha fatto. Anzi lo fa da tempo don Giulio Tam, il prete e il fascista insieme. Senza contraddizioni, lui non ne vede nessuna: “Mussolini è stato un martire e io sono favorevole alla sua beatificazione”. Chissà cosa ne pensano in Vaticano, forse faranno finta di non averlo sentito.
Ma visto, lo hanno visto di certo. Si è fatto ritrarre e fotografare a Bergamo alla testa di un corteo dove abbondavano i saluti romani e non scarseggiavano i “Sieg Heil”, il saluto ad Hitler. Un bel braccio teso lo ha levato anche don Tam, in favore di telecamera e do obiettivo. Non che fosse la prima volta, don Tam da tempo benedice sedi di organizzazioni neo fasciste. Stavolta ha fatto solo outing completo ed orgoglioso, ha giudicato maturi i tempi per “aspersorio e manganello sacerdote modello”.