ROMA, 15 SET – La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di ieri del Dpcm su 'Utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni', firmato lo scorso 3 agosto dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro Renato Brunetta, ''cambia sensibilmente le regole per l'assegnazione e l'utilizzo delle autovetture di servizio all'interno dei Ministeri e degli Enti pubblici non economici''. Lo riferisce in una nota il ministero della Pubblica amministrazione spiegando che ''nei ministeri avranno diritto alle auto 'blu blu', di utilizzo esclusivo, con autista, solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Le auto 'blu', di utilizzo non esclusivo, con autista, saranno invece assegnate solo ai titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale''. Il ministero sottolinea che ''non ne avranno quindi piu' diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Grazie a queste misure si prevede pertanto una riduzione di circa il 70% degli attuali beneficiari. Nel caso di enti pubblici non economici avranno invece diritto all'auto solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori. L'unico assegnatario di auto blu di un Ente con decine di sedi e migliaia di dipendenti, potra' adesso essere solamente il presidente''. Restano ferme le vigenti disposizioni concernenti l'uso delle autovetture di servizio e delle autovetture blindate per ragioni di sicurezza nazionale e di protezione personale.
