MADRID – Le cifre dell'evasione fiscale in Italia ''sono impressionanti''. La manovra deve tener conto della famiglia, ''ganglio vitale della societa''', le missioni all'estero non possono essere valutate soltanto per i costi, pur importanti. Lo ha detto il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, intervistato a Madrid dalla trasmissione Radio Anch'io.
Interpellato sulla manovra, il porporato ha premesso che la crisi coinvolge tutto il mondo e ''anche paesi che sono stati i primi della classe si trovano in seria difficolta'''.
Un ''punto centrale'' nella manovra, ha detto, deve essere la famiglia: ''se non e' al centro della politica generale, la persona e la famiglia grembo naturale della vita, la societa' non avanza, in Italia – ha precisato Bagnasco – lo abbiamo visto in modo particolare perche' anche dentro la grande crisi la famiglia si rivela ganglio vitale, cellula fondamentale, ripeto che in Italia questo e' sempre stato, grazie e a Dio e grazie alla notra storia, non perdiamo – ha chiesto Bagnasco – questo punto fermo''.
''Sono impressionanti le cifre sulla evasione'', ha poi osservato il presidente dei vescovi, richiamando il dovere di tutti di contribuire attraverso le tasse alla vita pubblica e sociale. ''La chiesa e i pastori, – ha aggiunto – non devono porsi dentro le questioni tecniche, ma rimanere a quel livello di richiamo spirituale ed etico che fa parte della nostra missione, e far appello alla coscienza di ciascuno perche' anche questo dovere possa essere assolto da tutti, non senza pero' rivedere gli stili di vita''.
Circa infine le missioni italiane all'estero, il card. Bagnasco ha osservato che il problema dei ''costi'', pur importante, non puo' essere l'unica prospettiva, quando i diritti umani sono violati: ''prima di fare i conti dobbiamo chiederci – ha ammonito – quale approccio utilizzare rispetto alle situazioni drammatiche di altre parti del mondo''.