Balduzzi: "Sui temi etici decide il Parlamento"

ROMA, 22 NOV – ''Quando ho letto che non sarei gradito al Vaticano, dentro di me ho sorriso. Queste chiacchiere mi paiono residui di quella contrapposizione che si era sviluppata dai Dico''. Ad affermarlo e' il ministro della Salute, Renato Balduzzi, intervistato dal Corriere della Sera, in cui sottolinea che la sua storia ''sta tutta nella Chiesa''.

''Infatti non ho vissuto la lacerazione tra il mio essere cattolico e la richiesta del Parlamento – afferma il ministro – di cercare di dare struttura giuridica a situazioni di fatto che richiedevano diritti e doveri''. Sui temi piu' controversi affrontati negli ultimi anni dal Parlamento c'e' stato quello del testamento biologico, sul quale Balduzzi rileva che ''l'orientamento del governo e' di lasciare che su queste tematiche prosegua il lavoro parlamentare legislativo – aggiunge – Il governo si rapportera' alle commissioni parlamentari'' e poi aggiunge: ''faremo in modo che queste tematiche perdano il carattere divisivo avuto finora''.

Anche in materia di procreazione assistita, su cui recentemente sono state emanate le linee guida, Balduzzi sottolinea che non e' intenzione del governo ''prendere ulteriori iniziative''. ''Non credo che spetti a un esecutivo come il nostro assumere iniziative autonome''.

Sul piano dei disavanzi della sanita', il ministro annuncia che ''bisogna rafforzare la sorveglianza e il monitoraggio con strumenti gia' previsti''. ''Sappiamo che dove ci sono disavanzi seri i servizi perdono qualita' – afferma – E' il caso soprattutto delle regioni del Sud, per le quali l'impegno sara' massimo. Ristabilire l'equilibrio finanziario e riqualificare i servizi sono due facce della stessa medaglia. Tagli si' ma intelligenti e senza indebolire il sistema''.

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Elisa D'Alto