MILANO – “Daspo ad Alfano, a vita, dalla scena politica nazionale”. A chiederlo sono i deputati M5s delle Commissioni Esteri e Affari Costituzionali, ma non sono i soli. Scoppia il caso Bardo dopo l’arresto a Chiaggiano (Milano) di Touil Abdel Majid, il terrorista marocchino coinvolto nell’attentato di Tunisi nel quale persero la vita 24 persone, tra cui 4 italiani. In testa alla rivolta c’è il leader della Lega Nord, Matteo Salvini che torna a chiedere a gran voce il blocco delle frontiere e la sospensione di Schengen, il trattato sulla libera circolazione delle persone all’interno degli stati membri dell’Ue.
Touil era arrivato in Italia con un barcone, era sbarcato a Porto Empedocle (Agrigento) il 17 febbraio insieme ad una novantina di migranti. Gli era stato dato il foglio di via, doveva essere espulso, ma di lui si sono perse le tracce. E’ riapparso un mese dopo, il 18 marzo, a Tunisi: era tra gli organizzatori del colpo al Museo del Bardo. Salvini ricorda l’allarme lanciato tre giorni fa da un consigliere del governo libico, secondo il quale i jihadisti dell’Isis avrebbero stretto accordi con gli scafisti per far arrivare i combattenti in Europa anche a bordo dei barconi. Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si era apprestato ad abbassare i toni affermano: “Per ora nessuna certezza”. “Un pericolo che la Lega denunciava da tempo. Alfano dimettiti” scrive ancora su Facebook il segretario del Carroccio.
Dalla Lega ribadiscono il concetto anche Marco Marcolin: “I terroristi islamici arrivano nel nostro Paese sui barconi insieme agli immigrati”. E il vice presidente del Senato, Roberto Calderoli: “L’Is è in Italia, in mezzo a noi. Alfano e i buonisti di sinistra la smettano di dirci che siamo al sicuro e che non c’è pericolo. Sarebbe ora di sospendere Schengen. Perché Renzi dice sempre sì all’Europa? Basta con questa sudditanza nei confronti dell’Ue, così non si può andare avanti”.
Dello stesso avviso anche alcuni esponenti di Forza Italia. Il vicecapogruppo alla Camera Mariastella Gelmini: “Ormai è chiaro che il terrorismo integralista utilizza il nostro Paese come base logistica. Abbiamo il nemico in casa. E le rassicurazioni del Governo anche riguardo alle infiltrazioni sui barconi lasciano il tempo che trovano. Serve un’azione forte, anche dopo le incertezze di molti Paesi europei. Vanno bloccati subito gli sbarchi in Italia e va rafforzato il sistema dei controlli nell’area milanese e su Expo”. E la deputata Deborah Bergamini: “Per mesi abbiamo ascoltato un susseguirsi di dichiarazioni e smentite da parte di esponenti del governo rispetto al rischio che sui barconi di immigrati diretti verso le nostre coste potessero infiltrarsi dei terroristi. Oggi apprendiamo che il ragazzo è arrivato in Italia proprio su uno di quei barconi. Basta, allora, con gli inutili giri di parole: il nostro Paese, per essersi sobbarcato il peso dell’accoglienza solitaria dei migranti, ha esposto i cittadini a rischi intollerabili. Non ci sono più scuse: il governo riferisca subito in Aula e spieghi anche cosa intende fare per tutelare la sicurezza degli italiani”.