ROMA – O Pier Luigi Bersani demorde su argomenti poco cari all’ala cattolica (unioni gay e eutanasia) oppure Beppe Fioroni si sente chiamato in campo e potrebbe candidarsi. In modo da non lasciare inascoltate le priorità dei cattolici, ovvero lavoro, famiglia e welfare state. Sulla sortita di Bersani sui diritti dei gay si consuma l’ultima divisione nel Pd. Beppe Fioroni ha detto che ”c’è una vasta area del Pd pronta a dire no a derive eutanasiche e coppie gay. Un’area vasta, decisa a costruire una coalizione di governo nuova e capace di individuare priorità vere, che sono la crisi occupazionale, le famiglie che faticano a sopravvivere o i deboli”
“Mi auguro che i grandi temi siano raccolti da Bersani perché se non c’è lui, ci dovrà essere qualcun altro capace di mettere queste priorità in agenda”. Giuseppe Fioroni, ex ministro ed ex Ppi, ipotizza così, in un’intervista all’Avvenire, una sua candidatura alle primarie, in rotta con l’apertura del segretario Pd Pier Luigi Bersani su una legge sulle coppie omosessuali e convinto che ”i voti dei moderati e dei cattolici sono decisivi e nessuno può pensare di farne a meno”. ”Non si tratta – spiega Fioroni – solo di scegliere il leader ma di fissare programmi e contenuti. E se Bersani dovesse dimenticare le priorità, sarei costretto a riflettere e, magari, a muovermi”.