ROMA – C’รจ stato un momento in cui l’articolo 67 della Costituzione piaceva eccome a Beppe Grillo. L’articolo in questione consente all’onorevole di esercitare le proprie funzioni senza vincolo di mandato. Qualcosa che Grillo ha spiegato cosรฌ: “L’articolo 67 recita: ‘Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato’. Questo consente la libertร piรน assoluta ai parlamentari che non sono vincolati nรฉ verso il partito in cui si sono candidati, nรฉ verso il programma elettorale, nรฉ verso gli elettori. Insomma, l’eletto puรฒ fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno”.
Ma nel dicembre 2005 Grillo sul suo blog scriveva tutt’altro. Il motivo era una sortita di Carlo Giovanardi che all’epoca diceva di non essere dipendente di nessuno se non dei suoi elettori. E Grillo scriveva: “Art. 67: Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Ha dichiarato: โIo non sono dipendente di nessuno se non dei miei elettoriโ e โIn democrazia ognuno risponde delle sue idee e degli elettori che lo hanno votatoโ. Se ne deduce che chi ha votato lโex dipendente Giovanardi (ma come fa a sapere chi รจ se il voto รจ segreto?) deve pagargli lui solo lo stipendio, non tutti i cittadini italiani. Il dipendente Giovanardi รจ un dipendente extra-costituzionale. Non risponde alla Nazione, ma solo ai suoi elettori”.