E’ la sera del 6 giungo. Un gruppo di contestatori, una decina di ragazzi intorno ai 18 anni, inizia a contestare il leader del Movimento 5 Stelle che sta parlando dal palco di Pomezia (l’unico comune in cui i 5 stelle siano arrivati al ballottaggio). Grillo invita quindi uno dei componenti a prendere la parola sul palco.
”Vieni qui – dice Grillo – se devi dire qualcosa ti do il microfono”. Intanto, dalla folla si alza un coro ‘scemo, scemo’ che interrompe il ragazzo.
Stefano prende la parola e contesta a Grillo: ”Avevi detto che non facevi costruire centri commerciali ma a Parma ne hanno fatti tre. E poi il tuo sito guadagna dieci milioni all’anno mentre il reddito di cittadinanza in Parlamento te lo sei dimenticato”. Grillo sorride e risponde: ”Se fosse questa la nostra opposizione, saremmo al 99%. Se avessi dieci milioni di euro non sarei certo qui”.
Stefano scende dal palco dove rischia il linciaggio. ”Mi hanno dato una pizza in faccia”, urla il ragazzo. ”Se alzano le mani su di te mi incazzo io – replica Grillo – qui c’è il Tg4, Italia 1 e anche il Tg3. Vi faranno un servizione. Di più non possiamo fare”.