TORINO – ''Se li vedi, i No Tav sono tutti delle persone per bene. Difendono un territorio, una baitina. Veramente siamo proprio fortissimi con i deboli''. Beppe Grillo, a Torino per il processo a 21 imputati del movimento contro l'alta velocita', non risparmia le sue critiche al sistema-giustizia.
''In Italia – ha aggiunto Grillo – abbiamo 150.000 avvocati, ogni anno aumentano del 15%. Piu' avvocati abbiamo, piu' cause avremo. Il senso della giustizia io non lo capisco piu'. Allora per applicare la legge basta fare come negli Stati Uniti: su un computer metti i reati, attenuanti e aggravanti, clicchi e viene fuori la sentenza. Se uno si aggrappa a un poliziotto in un contesto e gli dai delle aggravanti di lesioni o rissa, vuol dire che applichi la legge ai massimi con gli inermi''.
''A Viareggio – ha osservato Grillo – sono morte bruciate decine di persone e dopo tre anni non c'e' ancora il processo. E' il sistema che sta crollando. Non e' possibile che io abbia 20 cause per diffamazione. Se mi chiedono un milione di euro, allora ne metti un milione di caparra e poi se perdi me lo dai tu. Qui bastava un giudice di pace, almeno per la maggior parte delle persone''.