Deborah Bergamini: “Il Pdl toscano? Terreno di caccia per Fini”

La Bergamini nel 2001, quando era assistente di Berlusconi

Da fedelissima a critica, Deborah Bergamini, 42 anni, bacchetta la gestione di Denis Verdini nel Pdl toscano e avverte sull’avanzata dei finiani nella regione.  ”La Toscana è ormai diventata territorio di caccia per Futuro e libertà”, spiega la deputata Pdl in un’intervista al Corriere della Sera. Bergamini è una dei cinque parlamentari del Pdl che, critici con la linea di Denis Verdini e del coordinatore toscano Massimo Parisi, nei giorni scorsi hanno incontrato il premier Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli per ”illustrargli la preoccupante situazione del partito in Toscana”.

Poi spiega: ”Nel Pdl toscano c’è un evidente problema di democrazia interna. Una logica ad excludendum, che nel caso nostro prevede la minaccia di non essere piu’ ricandidati, la cui costante applicazione permette a Fini di fare presa su persone che stavano in Forza Italia fin dai primordi”.

”Sembra di stare in un Soviet, epurazioni comprese”. La deputata Pdl dice che sta cercando ”di tenere insieme i cocci”, ma ammette che ”non è semplice”. Poi incalza: ”Bisogna cambiare i modi. O le persone”. In Toscana, spiega, il partito è ”spaccato in mille pezzi”, il consenso è ”in discesa anche nelle poche città dove è al governo, 245.000 voti persi nel giro di un anno, vertici regionali mai convocati, democrazia assente”. La Bergamini afferma di non aver ”mai attaccato personalmente Verdini”, ma di aver contestato ”il modo totalitario di gestire il partito in Toscana che viene fatto in suo nome”.

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