Berlusconi a cena con Bossi a Roma

Berlusconi a Bossi:...resta cu' mme...

Silvio Berlusconi e Umberto Bossi a cena assieme, anche se non si è trattato di un vero e proprio faccia a faccia tra i due leader politici ma solo una festa di compleanno.

In apparenza è stata solo una serata di relax per Berlusconi in un ristorante del centro della capitale: c’erano, oltre a  Bossi, altri esponenti del Carroccio, tra cui il capogruppo alla Camera Roberto Cota e il ministro dell’agricoltura Luca Zaia, e ovviamente la festeggiata, Anna Maria Quattrini, sorella dell’attrice Paola Quattrini.

Però, per quel poco che si sa dei suoi usi, costumi e scostumi, Berlusconi non è il tipo che va in giro la sera per ristoranti, specie a Roma. Ha fatto delle eccezioni, la scorsa estate, come dal Puny a Portofino. Ma allora era nel pieno della bagarre post Noemi e doveva fare vedere che era in buoni rapporti con la figlia maggiore del letto di Veronica Lario, Barbara.

In generale, come ci hanno insegnato le cronache estive, preferisce intrattenere a casa, dove il cuoco gli prepara quel che preferisce e può esibirsi a cantare senza testimoni indiscreti (tranne le amiche di Patrizia D’Addario che hanno le foto con i telefonini). C’è quindi da sospettare che in un altro momento Berlusconi non si sarebbe mai sognato di andare a una cena di compleanno della sorella di un’attrice nemmeno del suo partito, anche perché i guai che gli sono capitati in testa dopo che è stato al compleanno di Noemi Letizia, a Casoria, vicino a Napoli, si può ben giurare che Berlusconi la lezione l’ha imparata.

Se quindi Berlusconi è andato in un ristorante romano lo ha fatto per farsi vedere e soprattutto far vedere che i suoi rapporti con Bossi, il puntello senza il quale il suo governo crolla, sono eccellenti.

Di questi tempi, con la buriana che imperversa su Palazzo Chigi a causa dello scandalo della Protezione civile, il messaggio politico da trasmettere al mondo che si appassiona di queste cose è fondamentale: perfetta assonanza e intesa tra Berlusconi e Bossi. Punto e a capo.

Berlusconi è arrivato per primo al ristorante, Bossi un po’ in ritardo (anche questi possono essere segnali buoni per i cremlinologi) ma il locale, che era stato riservato alla serata era già pieno di volti noti del mondo dello spettacolo. Coincidenza, uno di questi era Remo Girone, icona del cattivo nella fiction “La piovra”, proprio quella al centro di forti critiche da parte di Berlusconi.

Ha detto Girone ai cronisti: “Temevo qualche problema,  ma Berlusconi non mi ha detto nulla. Forse neanche se lo ricordava…”. O forse, direbbe un cfremlinologo, non se lo poteva permettere.

Berlusconi si è intrattenuto per oltre due ore nel locale, anche questo un segnale non da pocom  per poi fare rientro a Palazzo Grazioli. Per i cronisti, i fotografi ed i camemeramen che lo attendevano all’uscita solo un saluto.

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