Ā«In queste difficili ore che seguono questa azione sciagurata ĆØ iniziata una doverosa riflessione se questo sia un episodio isolato o se segni l’inizio della diffusa violenza politica che giĆ in passato ha insanguinato l’Italia. Vorrei che evitassimo di dividerci anche su questa previsione, perchĆ© l’uno o l’altro esito dipendono solo da noi, dalla nostra moderazione e dalla nostra capacitĆ di regolare i nostri comportamenti e di moderare le nostre paroleĀ». Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi in un’editoriale sul quotidiano Messaggero.
Ā«Nei sistemi democratici le parole possono essere davvero più terribili e pericolose delle armi offensiveĀ», scrive Prodi. Ā«Dietro di noi abbiamo ormai troppi anni in cui, dentro e fuori dal Parlamento, la parola ha cessato di essere strumento di convincimento per divenire un’arma d’offesa, che dovremo, soprattutto nelle prossime settimane, usare con prudenza e saggezzaĀ».
Ā«Voglio insistere perchĆ© la parola ritorni a essere strumento di dialogo e convincimento – prosegue Prodi – e diventi quindi il primo baluardo della democrazia. In tale modo – sottolinea l’ex premier – questo triste episodio rimarrĆ un tragico episodio, ma non sarĆ l’inizio di tragedie ancora più grandi per l’ItaliaĀ».
