“Qualcuno dice che io sono dittatore. Allora ora verrò ogni settimana a darvi ordini”. “Il Pdl è la cosa più importante che ho fatto”. Silvio Berlusconi riunisce deputati e senatori del suo partito in notturna a Montecitorio e il messaggio è chiaro: vuole occuparsi di più del partito, stringere di più i bulloni del rapporto con i suoi parlamentari, dare loro la sensazione che contano in ogni decisione. A partire dalla manovra appena varata che, assicura il premier con Giulio Tremonti accanto, “non è immodificabile”.
Dopo la brutta pagina dell’ultima direzione, quella dello scontro con Fini che comunque il premier non nomina mai, il cavaliere dà una strigliatina ai capigruppo: “in passato ricevevo molti più inviti a partecipare alle attività del gruppo”. Quindi propone: “ci dobbiamo incontrare più spesso. Vediamoci una volta a settimana, alternando deputati e senatori. Io sono a disposizione, sono pronto ad ascoltarvi”.
“Dicono che sono un dittatore – prova a farli ridere – e allora verrò qui a darvi ordini ogni settimana…”. Più stretto deve essere anche il rapporto tra parlamentari e ministri: “favorirò incontri”, si fa garante Berlusconi. “Il Pdl è un partito democratico”, assicura il premier per cancellare l’immagine di una caserma dove non si discute ma si prendono ordini. “Vorrei fare il congresso entro l’anno, una direzione ogni tre mesi, incontrare più di frequente il gruppo”, elenca.
La serata va avanti tra barzellette (“ho scoperto cos’é una escort: una mignotta che parla inglese…”), scherzi e battute. Prendono la parola in diversi ma alla fine Berlusconi e Tremonti della manovra dicono assai meno di quanto non abbiano fatto nella conferenza stampa che si é appena conclusa a Palazzo Chigi: “deve ancora vederla il Quirinale”. E’ la spiegazione. Alla fine lo sguardo si allarga su possibili nuovi compagni di strada.
“Noi aspettiamo Pier Ferdinando Casini – mette a parte del suo progetto il gruppo Berlusconi – perché la sua collocazione naturale è il centrodestra. Ma lui ha capito benissimo che la sua agendina, quando si allea con il centrosinistra, perde il 50%” Il premier Silvio Berlusconi avrebbe scherzato così, a quanto si apprende, nella riunione dei deputati del Pdl sulla democrazia interna al partito. “Io farei – ha poi spiegato Berlusconi – una direzione ogni tre mesi e sono disponibile a parlare con voi mezza giornata alla settimana alla Camera e mezza al Senato”.