Bersani, Casini, Di Pietro: reddito pubblico. Berlusconi e Bossi no

Angelino Alfano e Silvio Berlusconi, le loro dichiarazioni non compaiono (Foto LaPresse)

ROMA – Quasi tutti i dirigenti del Pd hanno pubblicato on line il proprio reddito, per il centrodestra mancano invece all’appello figure di spicco come Berlusconi, Angelino Alfano, Gianfranco Fini, Renato Schifani, Umberto Bossi, Roberto Calderoli. I Parlamentari, sembra, sono contro il progetto trasparenza: solo il 27% (256 tra deputati e senatori) ha dato l’ok per pubblicare i propri redditi on line.  Più trasparenti i deputati, 205 su 630, circa un terzo del totale, il 32%, mentre tra gli inquilini di Palazzo Madama solo 51 su 315, un sesto, cioè il 16%, ha messo a disposizione dei cittadini internauti la propria denuncia dei redditi.

Per ora non ci sono le dichiarazioni del Senato, Renato Schifani, di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, di Giulio Tremonti, dei leghisti Umberto Bossi e Roberto Calderoli, di Sandro Bondi e di Francesco Rutelli (che però aggiorna dalla sua pagina Facebook su reddito, proprietà e saldo del conto corrente).

All’ora di pranzo, con un po’ di ritardo, arriva invece è stato il presidente della Camera, Gianfranco Fini con un imponibile dichiarato nel 2010 di 201.115 euro, su cui gravano 79.649 euro di imposta lorda.

Ad aver pubblicato subito i redditi on line, invece, sono stati Pier Luigi Bersani (136mila euro dichiarati nel 2010), Pier Ferdinando Casini (116mila euro e varie azioni comprate e vendute rispetto all’anno prima), Antonio Di Pietro (182mila, alcuni fabbricati soppressi per nuovo accatastamento e altri acquistati, come anche alcuni terreni, a Montenero di Bisaccia, oltre che vendita di una Hyundai), Massimo D’Alema (163.636 euro), Walter Veltroni (136.731), Rosy Bindi (242.375). Per la Lega si distingue Bobo Maroni che ha pubblicato il suo reddito (170mila euro e, rispetto all’anno prima, un immobile comprato a Varese a metà con la moglie e un’auto ceduta). Poi ancora: Franco Frattini (243.366 euro di reddito imponibile nel 2010) e Renato Brunetta (273.664 e alcune variazioni rispetto alla denuncia dell’anno prima: la vendita, in permuta, di un appartamento a Roma, e l’acquisto, con permuta parziale, di una porzione immobiliare sempre nella capitale).

 

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luiss_vcontursi