
CAGLIARI – Silvio Berlusconi non voterebbe più Giorgio Napolitano presidente della Repubblica. E’ lo stesso Berlusconi ad ammettere di essersi pentito di quanto fatto ad aprile scorso. Berlusconi rispondevaĀ alla domanda del direttore del telegiornale di Videolina in un’intervista esclusiva realizzata questo pomeriggio dopo il comizio alla Fiera di Cagliari. “Le dico francamente di no”, ha risposto Berlusconi.
“La storia giudicherĆ quella che ĆØ stata la parte del presidente della Repubblica in questo colpo di Stato del 2011, che ĆØ stato lungamente preparato a partire dal 2010 e anche per quanto riguarda l’ultimo, altrettanto negativo colpo di Stato, quello di condannare ingiustamente con una sentenza lontana dal vero e scandalosa, il leader del centrodestra”.
“Un leader a cui il centrodestra dĆ fiducia con milioni e milioni di voti e poi partendo da una sentenza cosƬ fatta si ĆØ dato corso a una procedura di decadenza che ha scombinato tutta la regolaritĆ delle cose. Primo: in tutte le decadenze passate, il tempo era di 14 mesi. Con me il tempo si ĆØ ridotto a poco più di due mesi. Due: quando una norma nazionale contrasta con una norma europea sovraordinata, c’ĆØ l’obbligo per il giudice di rivolgersi per, diciamo cosƬ, l’interpretazione autentica della norma alla Corte di Strasburgo”.
“Tre, gravissimo, si ĆØ applicata retroattivamente una legge, la legge Severino condannandomi alla decadenza e alla ineleggibilitĆ e incandidabilitĆ per sei anni, violando, calpestando, il principio primo di ogni ordinamento giuridico, che ĆØ la non retroattivitĆ della legge”.
