Che Berlusconi non sia soddisfatto dell’organizzazione che nel tempo si è dato il suo partito, il Pdl, è cosa nota. Che però il suo sconforto sia arrivato ad immaginare, anche solo per sfogo, addirittura la chiusura del partito, è una novità. Il Corriere della Sera riporta alcune indiscrezioni secondo le quali il premier è in preda ad uno sconforto generale.
«Se potessi questo partito lo chiuderei!». In questa settimana, di fronte ai tanti grattacapi che gli sono stati sottoposti, il presidente del Consiglio ha fatto questa riflessione almeno una volta, a voce alta.
La «guerra mondiale» sulle liste del centrodestra, come la definisce uno dei maggiorenti del Pdl, ha enfatizzato ovviamente lo sconforto di Berlusconi. Ha dato deleghe, lasciato fare, ma i problemi invece di essere risolti tornano immancabilmente indietro. Non solo irrisolti, ma ingigantiti.
«Il partito è più fonte di problemi che altro». La constatazione del Cavaliere è stata forse ingigantita dalle vicende recenti, anche giudiziarie, con il coinvolgimento di Denis Verdini nell’inchiesta fiorentina, con gli scontri quotidiani che oppongono una fetta del partito ad un’altra fetta, con Cicchitto e Bocchino che in alcuni casi, numeri uno e due alla Camera, sostengono addirittura cose diverse nello stesso momento. Magari non in Aula, ma poco distante. È successo due giorni fa per il decreto sulla Protezione civile: uno era per l’iter ordinario e l’altro per la fiducia. Naturale lo sconforto di alcuni parlamentari, figuriamoci quello del premier.
Ieri l’agenzia Dire ha raccolto alcune di promesse di Berlusconi, che in fondo sono il prolungamento di quello sfogo privato che è stato descritto all’inizio. Ai campani, ai milanesi, ai siciliani, a tutti il capo del governo ha avuto modo di concedere qualcosa. Una rassicurazione sulle altre: «Dopo le Regionali si cambia tutto, altrimenti questo partito apparirà già vecchio».
Indiscrezioni in seguito fortemente smentite dallo stesso Berlusconi: “Ho letto i giornali e tutte le notizie che riguardano un cambiamento nel vertice sono assolutamente prive di fondamento” ha detto il leader del Pdl, fermandosi a parlare con alcuni cronisti mentre lasciava palazzo Grazioli.
“Non so da dove arrivino queste notizie, ma è una disinformazione pura che i giornali fanno” ha aggiunto il premier. Alla domanda se ci sia qualcosa nel partito che non lo soddisfi Berlusconi ha risposto: “E’ un partito fatto di persone piene di ideali e di passioni, io non trovo assolutamente cose di cui preoccuparmi e che vanno cambiate”.
“Certo – ha concluso – si cerca sempre di migliorare e questa deve essere una attenzione di un giorno ma non c’é nulla che possa far pensare a qualcosa di traumatico perché non esiste nessuna necessità di farlo”.